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Casi e sentenze |
Rider: per il Tribunale di Palermo la piattaforma digitale è una impresa e il rider un lavoratore subordinato
Tribunale Palermo
Le piattaforme digitali sono da considerarsi imprese e non meri intermediari di servizi con la conseguenza che il rapporto di lavoro con i rider deve essere qualificato come subordinato ai sensi dell’art. 2094 c.c. qualora la possibilità di scelta della collocazione oraria nella quale lavorare sia fittizia e non veritiera e tenuto conto della totale assenza di autonomia nello svolgere la prestazione.
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Cognizione del giudice del lavoro in caso di declaratoria di illegittimità del licenziamento e fallimento del datore di lavoro
Tribunale Bari
Nel caso in cui il lavoratore agisca in giudizio per ottenere la declaratoria di illegittimità del licenziamento con tutela obbligatoria, il fallimento del datore di lavoro non esclude la competenza del giudice del lavoro in ordine a siffatte domande, in quanto soltanto per le pretese creditorie eventualmente proposte in correlazione alla declaratoria di illegittimità del licenziamento...
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Inesistenza della procedura disciplinare e sospensione dei termini di impugnazione del licenziamento durante il periodo emergenziale
Tribunale Milano
Dal vizio genetico del procedimento disciplinare consegue il diritto del socio-lavoratore di vedersi riconosciuta la tutela reintegratoria (in uno con il presupposto ripristino del rapporto associativo) e ciò in quanto, in ragione dell'unicità del motivo sotteso alla sua esclusione dalla compagine sociale, l'illegittimità del licenziamento determina inevitabilmente l'illegittimità dell'estromissione: identica la causa, contestuale l'atto, inscindibile l'esito del sindacato...
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Giudici di pace e risarcimento del danno in caso di reiterazione di contratti a termine
Tribunale Napoli
Nell'impiego privato l'art. 32 comma 5 della L. 183/2010 prevede, nei casi di accertata illegittimità del termine apposto del contratto di lavoro, tanto la prosecuzione/trasformazione del rapporto di lavoro in rapporto a tempo indeterminato che il risarcimento del danno subito dal lavoratore...
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Inammissibilità dell'impugnativa di licenziamento non firmata digitalmente
Tribunale Palermo, ord.
La scansione dell’impugnazione cartacea può avere la stessa efficacia probatoria dell’originale da cui è estratta nei seguenti casi: 1) se ad essa è apposta una firma digitale o elettronica qualificata o elettronica avanzata dal lavoratore e/o dal difensore (giusto il richiamo operato dal comma 1 dell’art. 22 d.lgs. n. 82/2005 all’art. 20 comma 1 bis primo periodo d.lgs. cit.)...
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Configurabilità della discriminazione e consapevolezza datoriale rispetto al fattore svantaggiante
Licenziamento discriminatorioIl presupposto fondamentale perché possa parlarsi di discriminazione è che il fattore discriminante di volta in volta ricorrente sia noto a colui che abbia posto in essere la condotta potenzialmente vietata. Tale profilo risulta insito nel rapporto eziologico - manifestato dal fatto che le norme in materia pongono tra l’atto censurato e il fattore discriminante una correlazione testuale rappresentata dalla locuzione “a causa” – che deve sussistere tra i due poli (fattore personale e atto) della fattispecie...
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Licenziamento “indotto” dal lavoratore e trattenuta del contributo “Naspi”
Tribunale Udine
Nell’ipotesi in cui il lavoratore, anziché dimettersi, mette il datore di lavoro nella necessità di risolvere il rapporto lavorativo, è legittima la compensazione a-tecnica operata dal datore di lavoro che trattiene dalle competenze di fine rapporto spettanti al lavoratore l’importo erogato all’Inps a titolo di “contributo Naspi”.
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Natura degli accordi collettivi volti alla riassunzione dei lavoratori dopo la cessazione dell'attività
Corte appello Roma
Gli accordi collettivi di natura obbligatoria, stipulati da due imprenditori con le organizzazioni sindacali nazionali di categoria - relativi, quanto all'accordo concluso dal primo imprenditore, alla cessazione dell'attività e alla conseguente messa in cassa integrazione del lavoratori ivi impiegati e, quanto a quello stipulato dal secondo imprenditore, alla futura riassunzione di una parte dei medesimi lavoratori -, realizzano la fattispecie del contratto a favore del terzo, per quanto concerne il diritto dei lavoratori del primo imprenditore alla riassunzione da parte del secondo imprenditore...
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Sequestro conservativo del TFR e relativi limiti di impignorabilità
Tribunale Roma, ord.
L’art. 671 c.p.c. subordina la concessione dell’autorizzazione al sequestro conservativo alla sussistenza di un fondato timore in capo all’istante di perdere la garanzia del proprio credito...
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Compensazione del TFR con crediti del datore di lavoro
Tribunale Roma
Secondo l'orientamento della giurisprudenza di legittimità, la compensazione del TFR con crediti del datore di lavoro è legittima, posto che il divieto previsto dall'art. 1246, n. 3, c.c., in relazione ai crediti impignorabili, opera solamente con riguardo...
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