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Casi e sentenze |
Sospetto che dal pc aziendale del lavoratore sia partito un virus: lecito per il datore effettuare un controllo
Cass., sez. lav.
Consentiti i controlli tecnologici da parte del datore di lavoro per la tutela di beni estranei al rapporto di lavoro o a evitare comportamenti illeciti, in presenza di un sospetto fondato di un illecito, purché sia assicurato un corretto bilanciamento tra l’esigenza di protezione di beni e/o interessi aziendali e la libertà di iniziativa economica, rispetto alle imprescindibili tutele della dignità e della riservatezza del lavoratore.
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Rifiuto di sottoporsi al vaccino da parte degli operatori di interesse sanitario e collocamento forzato in ferie
Tribunale Asti
Ai sensi dell'art. 2109 c.c., il potere di stabilire il momento di godimento delle ferie è assegnato al datore di lavoro, fermo restando che il suo esercizio implica il bilanciamento degli interessi imprenditoriali e del lavoratore e che esso deve compiersi secondo buona fede...
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Procedimento disciplinare e documentazione aziendale relativa all'incolpazione del lavoratore
Corte appello Venezia
L'art. 7 della L. n. 300/1970 non prevede, nell'ambito del procedimento disciplinare, l'obbligo per il datore di lavoro di mettere a disposizione del lavoratore incolpato la documentazione aziendale relativa all'incolpazione “restando salva la possibilità per il lavoratore medesimo di ottenere, nel corso del giudizio ordinario di impugnazione del licenziamento irrogato all'esito del procedimento suddetto, l'ordine di esibizione della documentazione stessa...
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Illegittimità del recesso del datore di lavoro dal CCNL prima della relativa scadenza
Tribunale Asti
Secondo la giurisprudenza di legittimità, la facoltà di recesso da un contratto collettivo va riconosciuta al datore di lavoro ove il contratto sia stipulato a tempo indeterminato e senza predeterminazione del termine di scadenza, atteso che il contratto stesso non può vincolare per sempre tutte le parti contraenti, altrimenti vanificandosi la causa e la funzione sociale della contrattazione collettiva...
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La decisione in ordine alla cessazione dell’attività d’impresa deve formarsi nell’ambito del costante confronto tra datore di lavoro e sindacato
Tribunale Firenze
Integra la nozione di condotta antisindacale l’omissione da parte dell’impresa, nell’ambito della delicata fase di consultazione precedente alla cessazione totale dell’attività produttiva, di comunicare ed informare il Sindacato circa l’andamento dell’azienda, anche segnalando il presentarsi delle condizioni che inducano la necessità di procedere a licenziamenti collettivi...
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Funzione del trattamento ordinario di integrazione salariale
Tribunale Roma
L'istituto dell'integrazione salariale ordinaria (CIGO) integra o sostituisce la retribuzione dei lavoratori a cui è stata sospesa o ridotta l'attività lavorativa per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti...
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Schema del contratto d'appalto e individuazione del datore di lavoro nel soggetto che utilizza la prestazione lavorativa
Tribunale Roma
Il criterio discretivo per individuare una legittima dissociazione tra formale datore di lavoro e sostanziale utilizzatore delle prestazioni lavorative è la riconduzione della fattispecie concreta alle ipotesi normativamente tipizzate. E' onere del datore di lavoro, sia quello formale che sostanziale, dimostrare la sussistenza di una genuina intermediazione di manodopera (che consista in un contratto di appalto di servizi ovvero in un contratto di somministrazione).
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Sospensione della attività lavorativa e ricorso alla CIG, non sussiste un periculum in mora per il lavoratore
Tribunale Roma
Laddove il periculum in mora sia costituito dal pregiudizio della lesione di diritti aventi natura economica, essendo gli stessi sempre riparabili, il ricorrente deve dimostrare come la riparazione postuma degli stessi non sia in grado di permettere il ripristino integrale del bene primario personale leso sia attraverso il recupero della situazione precedente sia attraverso il risarcimento del danno...
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Inesattezza degli estratti conto previdenziali e danno da inadempimento contrattuale
Corte appello Trento
In tema di estratti conto previdenziali il Collegio richiama l'orientamento della giurisprudenza di legittimità secondo cui “I documenti rilasciati dall'Istituto, provenendo da un ente pubblico, devono sempre reputarsi idonei a ingenerare, in chi li riceve, un legittimo affidamento circa l'esattezza e la correttezza dei dati forniti...
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Applicabilità ai lavoratori a progetto dell'APE sociale
Corte appello Trento
La giurisprudenza di merito, pur senza la necessità di pervenire ad una dichiarazione di incostituzionalità per irragionevolezza della norma, è orientata ad un'interpretazione estensiva dell'art. 2116 c.c...
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