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Giurisprudenza commentata |
La determinazione del nucleo familiare ai fini previdenziali
Corte appello Venezia
La nozione di nucleo familiare rilevante al fine della normativa ha valenza autonoma rispetto a quella civilistica e propria del carattere assistenziale/previdenziale del beneficio di sostegno al reddito...
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La condotta extra lavorativa di rilievo penale ai fini del licenziamento per giusta causa
Cass., sez. lav.
La condotta illecita extra lavorativa è suscettibile di rilievo disciplinare poiché il lavoratore è tenuto non solo a fornire la prestazione richiesta ma anche, quale obbligo accessorio, a non porre in essere, fuori dall'ambito lavorativo, comportamenti tali da ledere gli interessi morali e materiali del datore di lavoro...
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L’impossibilità definitiva e assoluta alla prestazione, titolo per la pensione di inabilità, realizza un’ipotesi di risoluzione automatica del rapporto
Cass., sez. lav.
In caso di sopravvenuta inidoneità totale del lavoratore subordinato alla prestazione lavorativa, si configura un caso di impossibilità assoluta per il venir meno della causa...
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Novità sul fronte della liquidazione del danno da demansionamento?
Corte appello Catanzaro
Ai fini della quantificazione ex art. 1226 c.c. del danno non patrimoniale da demansionamento non può tenersi conto del criterio basato sulla retribuzione percepita dal lavoratore, dovendosi assumere come parametro di riferimento l'importo previsto per il danno biologico da inabilità temporanea assoluta...
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Somministrazione irregolare di manodopera: termini decadenziali e indici rilevatori
Tribunale Roma
Il dies a quo del termine decadenziale previsto e disciplinato dall'art. 32, comma 4, lett. d), L. n°183/2010 deve essere individuato nel momento finale del rapporto in essere con il datore di lavoro sostanziale, ossia nel momento in cui definitivamente cessa lo svolgimento della prestazione resa in favore di quest'ultimo, con conseguente estromissione del lavoratore dal contesto organizzativo cui pretende di imputare il rapporto.
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Abbandono ripetuto ed ingiustificato del posto di lavoro e falsa attestazione di presenza in servizio: licenziamento disciplinare per il pubblico dipendente
Tribunale Bari
Appare proporzionato, quindi legittimo, il licenziamento disciplinare del lavoratore pubblico, ai sensi dell'art. 55-quater del D.Lgs 165/2001, che si allontana ripetutamente ed in modo ingiustificato dal proprio posto di lavoro ed attesta falsamente la propria presenza in servizio...
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L'infortunio occorso al lavoratore durante la cd. “pausa caffè” non sempre è indennizzabile dall'INAIL
Cass., sez. lav.
E' da escludere la indennizzabilità dell'infortunio subito dalla lavoratrice durante la pausa al di fuori dell'ufficio giudiziario ove presta la propria attività e lungo il percorso seguito per andare al bar a prendere un caffè, posto che la lavoratrice allontanandosi dall'ufficio per raggiungere un vicino pubblico esercizio, si è volontariamente esposta ad un rischio non necessariamente connesso all'attività lavorativa...
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Tribunale di Firenze: anche alle collaborazioni eterorganizzate si applica la procedura informativa prevista dalla legge 223/1991
Tribunale Firenze
L'espressione “datore di lavoro” utilizzata dall'art. 28 dello Statuto dei lavoratori necessita di essere interpretata alla luce delle modifiche legislative, quali l'art. 2 comma 1 del D.lgs. 81/2015. In applicazione del suddetto articolo, nelle collaborazioni eteroorganizzate...
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L'assenza della preventiva informativa sui controlli a distanza ex art. 4 St. lav. preclude l'utilizzabilità ai fini disciplinari della chat aziendale
Cass., sez. lav.
La "chat" aziendale, destinata alle comunicazioni di servizio dei dipendenti, è qualificabile come strumento di lavoro ai sensi dell'art. 4, comma 2, st. lav. novellato, essendo funzionale alla prestazione lavorativa, con la conseguenza che le informazioni tratte dalla "chat" stessa, a seguito dei controlli effettuati dal datore di lavoro...
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Questioni sul termine fissato dalla contrattazione collettiva per l'intimazione del licenziamento
Cass., sez. lav.
In tema di licenziamento disciplinare, la disposizione di cui all'art. 41 del c.c.n.l. per il personale dipendente delle strutture associate all'AIOP, ARIS e FDG - secondo cui il provvedimento disciplinare non può essere "adottato dal datore di lavoro oltre il termine di trenta giorni dalla presentazione della deduzione da parte del lavoratore"..
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