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Giurisprudenza commentata |
È legittimo il rifiuto della prestazione lavorativa del dipendente in caso di demansionamento, mobbing o molestie?
Cass., sez. lav.
La pronuncia in esame si pone nel solco di una giurisprudenza conforme in tema di eccezione di inadempimento in opposizione all'illegittimo demansionamento datoriale.
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Licenziamento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza per abuso dei permessi e riparto dell'onere della prova
Cass., sez. lav.,
È censurabile ai sensi dell'art. 360, comma 1, n. 3 c.p.c. per violazione dell'art. 2697 c.c. la sentenza per avere il giudice, a fronte di quadro probatorio fornito dal datore che conferma i fatti contestati e posti alla base del licenziamento, richiesto al lavoratore di fornire prova liberatoria idonea ad inficiare la ricostruzione probatoria datoriale?
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Limiti dell'indennità risarcitoria in caso di licenziamento illegittimo previsti nella legislazione francese: il recente orientamento della Cour de cassation
Cour de cassation civ., Chambre sociale
La limitazione dell'indennità risarcitoria applicabile in caso di licenziamento illegittimo è conforme sia all'art. 10 della Convenzione OIL n. 158 del 1982 sia all'articolo 24 della Carta sociale europea: il caso della Francia.
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Ricongiunzione della contribuzione per riscatto della laurea utilizzato da inoccupato
Tribunale Palermo, sez. lav.,
Il commento analizza la decisione del Tribunale di Palermo chiamato a verificare se il trasferimento della contribuzione possa riguardare anche gli enti previdenziali privatizzati di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, dato che anche le casse professionali hanno natura obbligatoria e hanno la funzione di gestire in via esclusiva la previdenza dei liberi professionisti.
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Decorrenza prescrizione crediti retributivi del lavoratore: il ritorno all'instabilità del rapporto di lavoro?
Cass., sez. lav.
Il rapporto di lavoro a tempo indeterminato non è assistito da un regime di stabilità, sicché, per tutti quei diritti che non siano prescritti al momento di entrata in vigore della L. n. 92/2012, il termine di prescrizione decorre, a norma del combinato disposto degli artt. 2948, n. 4 e 2935 c.c., dalla cessazione del rapporto di lavoro.
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Tutela reintegratoria: ancora sulle condotte punibili con una sanzione conservativa
Cass., sez. lav.
La sentenza in commento sviluppa il principio in base al quale il giudice può interpretare la norma elastica della fonte negoziale ai fini di individuare la esatta tutela applicabile, nel senso che l'attività interpretativa del giudice può essere a tal punto estesa da confondersi, quasi, con una funzione prettamente valutativa.
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Tolleranza della condotta contestata al lavoratore e giusta causa di licenziamento
Cass., sez. lav.
La tolleranza, da parte del datore di lavoro, della condotta contestata al dipendente e posta alla base del suo licenziamento ex art. 2119 c.c. non vale, di per sé, a escludere la lesione del vincolo fiduciario e la sussistenza della giusta causa stessa.
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Indennità di volo integrativa: inclusione ai fini del calcolo della retribuzione nel periodo minimo feriale di quattro settimane
Cass., sez. lav.
Il diritto alle ferie annuali retribuite è un principio essenziale del diritto dell'Unione europea e, in quanto tale, dotato di natura imperativa, comprensivo del diritto alle ferie annuali retribuite e del diritto, intrinsecamente collegato al primo, ad una indennità finanziaria per le ferie annuali non godute al momento della cessazione del rapporto di lavoro.
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Mancato rispetto dell'obbligo vaccinale anti-Covid per il personale sanitario. Revoca della sospensione e assegnazione di mansioni compatibili
Tribunale Velletri,
Si commenta la sentenza riguardante l'impugnazione del provvedimento di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione emanato nei confronti di un'operatrice sanitaria che non si è sottoposta al vaccino anti-Covid, in violazione di quanto previsto dall'art. 4 d.l. n. 44/2021, convertito con modificazioni dalla l. n. 76/2021.
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Lo svolgimento di altra attività lavorativa durante il congedo per gravi motivi familiari legittima il recesso datoriale
Cass., sez. lav.
Con la sentenza in commento, la Suprema Corte ha confermato la decisione assunta dalla Corte d'Appello di Roma, ribadendo la legittimità del recesso datoriale a fronte dell'inadempimento da parte del lavoratore all'espresso divieto normativo di svolgere attività lavorativa durante il congedo per gravi motivi familiari.
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